Se c’è un giorno da cui “ricominciare tutto”, per un cristiano, è proprio quello di oggi: è la festa dell’Incarnazione del Verbo, che coincide con il “sì” di Maria all’annunzio di Gabriele.
È il momento del maggiore “nascondimento” di Dio, in una cellula fecondata che comincia a moltiplicarsi nell’utero di Maria (Theotòkos).
È il momento in cui Dio inizia a “condividere” pienamente la vicenda dell’uomo, in cui comincia ad essere “esposto” alla natura e alla storia.
È il momento in cui la natura divina si “impasta” a quella umana, rinnovando la creazione: Spirito su terra bagnata.
È il momento in cui si rinnova lo sprigionarsi di questo Spirito sul creato e sull’uomo, in cui questo Amore feconda una donna generandone la fusione fra creatore e creatura.
È il momento in cui si dimentica il peccato, e si ama il peccatore.
È il momento in cui si spazza via il Dio vendicatore, e si rivela un Dio Padre misericordioso, che mostra in ogni circostanza della vita la possibilità di “risorgere”.
È il momento della speranza.
È il momento di correre verso un’altra donna, portatrice anch’essa di futuro, per “magnificare” la salvezza recata da Cristo nella storia.
È il momento di “ricominciare da… Te”.
Ricomincio da… Te.
marzo 25, 2020 di torietoreri
Mimmo caro….. è una bellissima narrazione ma …… così credendo ciò che volle credere …… l’uomo si credette Dio!