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Archive for febbraio 2014

Dio mio, Dio mio…

“Gesú pianse”. “Padre, se possibile, passi da me questo calice”. “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Questi, ed altri consimili, gli atteggiamenti di Gesù di fronte alla morte altrui, e alla sua. Nulla che possa far apparire fittizio o velato il suo dolore. Dove la “beatitudine” della fede? Dove l’atteggiamento di chi sa come vanno le cose? Di fronte al dolore Dio é addirittura più serio dell’uomo. Non concede, né si concede, sconti, “estremizza”, piuttosto che velare, la sua sofferenza. Non la evita, la attraversa tutta. É per questo che ci é maestro di umanitá, prima che di divinità. É per questo che i cristiani, come lui, soffrono e partecipano in ugual misura degli altri alla sofferenza dei fratelli. La fede é solo consapevolezza che Dio ci é compagno, anche nel dolore, come lo sarà nella gioia.

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