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Archive for giugno 2016

Quel filo rosso

C’è un filo rosso, di sangue e di fuoco, che unisce inequivocabilmente le stragi mafiose, gli omicidi eccellenti, le trame malavitose agli incendi di giovedì scorso. Il 16 giugno dovrà essere purtroppo accostato al 23 maggio, al 19 luglio, al 15 settembre. La Sicilia prostrata, come in quelle date, dovrà rispondere allo stesso modo, senza ricercare “mentecatti e imbecilli piromani”, ma interessi, collusioni, silenzi. È lo stesso filo rosso che tiene la nostra terra legata al palo dell’ignavia, dell’improduttività, che impedisce ai padri di far tornare i loro figli, o di trattenerli vicini a loro. Un posto di lavoro “difeso” da un piromane ne costa cento in infrastrutture, turismo, produzione agricola e industriale. Senza contare la perdita di “bellezza”, di paesaggio. Questo devono capire i “mentecatti”; questo è ciò che hanno invece capito benissimo i “mandanti”.
L’unica differenza è che non ci saranno abbastanza lapidi per celebrare questo nuovo attentato alla civile convivenza. Anziché concentrate in un luogo, dovrebbero essere sparse per tutta la costa settentrionale siciliana, come nell’entroterra delle Madonie e dei Nebrodi.
Non ci sono da celebrare funerali, se non di un’intera comunità. Quindi, ci sono ugualmente “piazze” da mobilitare, coscienze da risvegliare. Questa sembra la conclusione che può essere tratta. La semplice caccia ai piromani smuoverà le emozioni, più che la razionalità. Ma se si vuole veramente agire per evitare una definitiva catastrofe, si devono più in profondità trovare energie per dare ancora una volta, alle più motivate coscienze, una nuova spinta per ricominciare daccapo.

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